Rudolph Réti ha dichiarato che l'impresa di Debussy fu la sintesi della "tonalità melodica" a base monofonica con le armonie, sebbene diverse da quelle della "tonalità armonica".
Stravinskij scrisse per ogni tipo di organico, spesso riutilizzando forme classiche. La sua opera omnia include composizioni d'ogni genere, dalle sinfonie alle miniature per pianoforte.
Ottenne grande fama come pianista e direttore d'orchestra, dirigendo spesso le prime delle sue composizioni, e fu anche pubblicista. Scrisse anche due saggi di filosofia musicale, nei quali esponeva le giustificazioni riguardo alla sua visione della musica come suprema arte dinamica che non può essere mai rinchiusa in canoni prestabiliti e un libriccino teorico intitolato Poetica della musica, in cui tra le altre cose dichiara che la musica è incapace "di esprimere niente altro che se stessa". In questa luce si può intendere il suo radicale antiwagnerismo. Craft trascrisse inoltre numerose interviste con il compositore, in seguito pubblicate sotto il titolo di Conversazioni con Stravinskij.
Tipico russo cosmopolita, Stravinskij fu uno dei più apprezzati compositori del XX secolo, sia nel mondo occidentale che nel suo paese d'origine.
Béla Viktor
János Bartók (Nagyszentmiklós,
25 marzo 1881 – New York, 26 settembre 1945) fu un compositore, pianista ed
etnomusicologo ungherese. Studioso della musica popolare dell'Europa orientale e del Medio
Oriente, fu uno dei pionieri dell'etnomusicologia.
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